giovedì 30 dicembre 2010

INTOLLERABILE L'IMBARBARIMENTO DI CERTA POLITICA. "BASTA CON LE AGGRESSIONI AL MINISTRO BONDI"

Basta con le aggressioni "vili, feroci e pretestuose" al ministro Sandro Bondi. Il duro attacco a Bondi avanzato dalle opposizioni e da chi le sostiene non ha alcun fondamento sostanziale. Il dibattito sul tema muove da presupposti che non hanno alcuna corrispondenza con la realtà. Non siamo di fronte ad un normale giudizio politico ma al tentativo di colpire, attraverso una martellante campagna di stampa contro Bondi, il presidente Berlusconi stesso. E' del resto evidente che l'aggressione continua al premier sia l'unica missione di una sinistra che, in questi due anni, si è dimostrata incapace di formulare proposte e programmi. Chiunque si presti a questa strumentale operazione contro Bondi, pertanto, commette un gravissimo errore politico.

In queste settimane, abbiamo ricevuto moltissimi messaggi ed email di protesta da cittadini stanchi dell'"imbarbarimento" di certa politica. Mentre il presidente Berlusconi dedica tutto il suo tempo a governare, per realizzare le riforme che il nostro paese attende da anni, e si impegna al massimo per garantire la tenuta ed il rilancio della nostra economia, c'è chi – a quanto pare – lavora soltanto per creare instabilità. Il ministro Bondi è da tempo vittima di un'aggressione vile e pretestuosa, volta a colpire il cuore del nostro partito e indirettamente il premier. Sandro Bondi, infatti, non è solo un ottimo ministro e l'apprezzato coordinatore nazionale del Pdl, ma è anche e soprattutto una persona nella quale il presidente Berlusconi ripone piena fiducia e alla quale affida la diffusione del suo pensiero. Proprio per questo il ministro, che è anche il responsabile del settore formazione e cultura dei Promotori della Libertà, è ora bersaglio degli attacchi più feroci, che meritano una reazione forte.

Il clima di odio che certi personaggi alimentano nel paese è in fondo l'autentica matrice morale dei nuovi atti di violenza a sfondo politico, dei quali l'attentato della notte scorsa alla sede della Lega Nord è solo l'ultimo in ordine di tempo. Per questa ragione noi che rappresentiamo la base dei militanti del Pdl, non ci sentiamo più disposti a tollerare l'irresponsabilità ed i metodi spregiudicati della vecchia politica. Oggi il presidente Berlusconi e tutti i ministri del suo governo, nessuno escluso, mostrano di essere gli unici ad avere a cuore l'interesse del Paese e dei cittadini, sopra ed oltre quelli di parte e di partito. Tutti noi che apparteniamo al Popolo della Libertà siamo ben abituati a composte forme di dialettica politica. Ma se questa non sarà sufficiente siamo pronti a fare sentire forte e chiara la nostra voce.



I Promotori della Libertà

domenica 26 dicembre 2010

MELONI: Nella preparazione della riforma universitaria gli studenti sono stati ascoltati

"La riforma dell’Universita’ va avanti da due anni, non abbiamo mai impresso accelerazioni o impedito il dialogo e in questo periodo ci sono stati tavoli al Ministero dell’istruzione, ai quali ho partecipato anch’io, nei quali abbiamo cercato di raccogliere le istanze del movimento studentesco. E infatti ci sono, nel ddl Gelmini, cose che mettono al centro proprio i ragazzi". Lo ha affermato il ministro della Gioventu’, Giorgia Meloni, intervenendo a una videochat sul sito on line del Tg1.
"A me che credo molto alla partecipazione giovanile piacerebbe molto poter parlare nelle universita’, se qualcuno mi chiamasse andrei volentieri. Li incontrerei adesso se me lo chiedessero". Il ministro ha detto di non capire esattamente su cosa non siano d’accordo gli studenti, e ha insistito sul fatto che "non e’ vero che si siano tagliati miliardi all’universita’: "il taglio e’ solo del 3 per cento" ha assicurato. Meloni ha quindi accennato all’atteggiamento dell’opposizione sulla riforma: "la sinistra difende lo status quo. E’ vero che l’opposizione fa il suo mestiere, ma su questioni come questa si poteva tentare di uscire dalla contrapposizione. Puo’ essere che la nostra ricetta non sia la migliore, ma nessuno ne ha proposta una alternativa. Non ne vedo, in giro vedo solo slogan. Il governo deve dare risposte a tutti gli studenti, che sono un milione e 700 mila e non solo ai 3.000 che oggi erano in piazza".

Il nostro ministro ha commentato la richiesta degli studenti alla Cgil di indire uno sciopero generale: "I ragazzi dovrebbero chiedere alla Cgil qualcos’altro, ad esempio una maggiore attenzione per quella parte della societa’ che ha minori garanzie. In Italia ci sono banche che hanno nello statuto come priorita’ l’assunzione per i figli dei dipendenti, e questo con l’avallo dei sindacati. Per fortuna Susanna Camusso ha detto che cio’ non e’ piu’ accettabile". "C’e’ una parte del movimento studentesco molto ideologizzata e una parte che invece racconta di un disagio reale, dovuto alla realta’ difficile. Il governo deve ascoltare questi ragazzi quando vogliono fare proposte. Uguaglianza e meritocrazia, tutti sulla stessa linea di partenza occorre scardinare i meccanismi di privilegio e di potere consolidato: su questo proviamo a costruire un’alleanza generazionale".

fonte: Il Popolo della Libertà 

venerdì 24 dicembre 2010

“DA QUESTO ANNO SIAMO USCITI PIU’ FORTI E IL VOSTRO SUPPORTO E’ STATO INDISPENSABILE”


Care amiche e cari amici, si chiude un anno di grande lavoro e di ottimi risultati per il Governo, per la maggioranza e per il Popolo delle Libertà.

Siamo riusciti a tenere salda la barra della stabilità nel mezzo delle tempeste finanziarie e politiche e abbiamo l’orgoglio di traghettare verso il 2011 un’Italia più stimata, più forte, più competitiva.
Il 2010 è stato un anno difficile per molti Paesi che pure erano entrati nella crisi più solidi di noi perché non gravati del debito pubblico che noi abbiamo ereditato dal passato, ma che sono ugualmente finiti nel mirino della speculazione internazionale.

Abbiamo, dunque, l’orgoglio di aver ben operato tenendo in sicurezza il bilancio pubblico ed evitando che la crisi economica minasse la coesione sociale che è un bene prezioso.
Entro il 2012 il ritmo di crescita dell’Italia tornerà ai livelli pre-crisi. Lo afferma la Commissione europea che ha recentemente ribadito il giudizio positivo sulle modalità con le quali il Governo italiano, il nostro Governo ha affrontato la più grave emergenza finanziaria dal 1929 ad oggi.

Il nostro lavoro, dunque, è stato premiato. Mentre altri ordivano congiure di palazzo noi non abbiamo mai smesso un solo momento di lavorare nell’interesse del Paese e non è certo un caso se in questi ultimi due terribili anni il nostro Governo è stato l’unico in Europa e in Occidente a non avere mai subito sconfitte elettorali.
Gli italiani hanno dimostrato di saper distinguere il grano dal loglio, la realtà effettiva da quella virtuale che passa ogni giorno sugli schermi di certe televisioni e sulle pagine dei giornali. Noi guardiamo avanti e continueremo a farlo, al di là di tutte le manovre di retroguardia dei politicanti che avrebbero voluto riportare l’orologio della politica ai tempi in cui gli elettori votavano e i politici poi usavano i voti a loro piacimento facendo e disfacendo maggioranze, Governi e Presidenti del Consiglio.

Il nostro obiettivo primario resta dunque e sempre la governabilità, ma ove non riuscissimo a mettere insieme una maggioranza sufficiente per approvare le riforme, l’unica scelta possibile sarebbe quella di ricorrere al voto popolare.

Intendiamoci, io sono convinto che interrompere la Legislatura sarebbe un grave danno per il Paese e quindi opereremo affinché questa eventualità non si realizzi, ma se non riuscissimo ad avere quella maggioranza necessaria per far approvare dal Parlamento le riforme che sono indispensabili per il nostro Paese non ci sarà altra scelta che tornare dal popolo sovrano.

Care amiche e cari amici, da questo anno difficile possiamo dire, e possiamo dirlo con orgoglio, di uscire più forti. Il voto sulle mozioni di sfiducia ha infatti dimostrato che non esiste, né in Parlamento né nel Paese, un’alternativa credibile a questa maggioranza di cui voi siete stati e siete ancora una parte essenziale perché la passione e la dedizione che avete costantemente messo in campo rappresentano un supporto indispensabile alla nostra azione di governo.

Non possiamo quindi fermarci neanche nella pausa natalizia. Dobbiamo anzi continuare a divulgare tutte le riforme fatte a partire dall’ultima, quella dell’università, per ribadire da che parte sta la volontà di cambiare l’Italia e da che parte invece stanno coloro che si oppongono sempre e con ostinazione al rinnovamento.

A tutti voi un forte abbraccio e un cordiale, anzi un cordialissimo “Buon Natale”.
Silvio Berlusconi





giovedì 23 dicembre 2010

BONDI - Dieci domande di Bondi a Bersani sulla mia sfiducia: imbarazzo?

22 dicembre 2010

Desidero rivolgere alcune domande all’On. Bersani in vista del dibattito parlamentare sulla sfiducia che il Pd ha presentato nei miei confronti.

1) Ancora non è chiaro il capo di imputazione. Per quale ragione il Pd chiede le mie dimissioni, attraverso l’atto parlamentare di una sfiducia individuale?

2) Se la mia “responsabilità” è il crollo di un tetto ricostruito in cemento armato presso l’area archeologica a Pompei, perché quando sono avvenuti nel passato crolli analoghi, se non addirittura più gravi, Lei non ha chiesto le dimissioni del Ministro pro-tempore?

3) Se invece la “responsabilità” che mi viene imputata riguarda lo stato di incuria in cui versa il patrimonio artistico e culturale nel nostro Paese, Le ricordo che negli ultimi anni il Ministero dei beni e delle attività culturali è stato retto quasi sempre da esponenti del Suo partito: da Veltroni a Rutelli fino alla Melandri. Non crede che neppure considerando la mia massima insipienza, avrei potuto causare tanti sconquassi e tante rovine in soli due anni?

4) Sempre riguardo a Pompei, Lei sa che nei giorni scorsi la procura di Torre Annunziata ha emesso degli avvisi di garanzia fra gli altri all’ex sovrintendente Guzzo, uno dei nostri archeologi più autorevoli, il quale ha svolto la funzione di sovrintendente di Pompei per oltre dieci anni? Salva l’innocenza fino a prova contraria degli indagati, non crede che le responsabilità di quanto è accaduto non siano riducibili alla mia attuale responsabilità, almeno per chi cerchi nella vita, anche in quella politica, di osservare un minimo di obiettività e di onestà?

5) Lei conosce i risultati del lavoro svolto dal commissario Fiori, già collaboratore del Ministro Rutelli, nell’area archeologica di Pompei, in soli due anni, soprattutto se confrontati alla situazione precedente?

6) Se invece le responsabilità che il Suo partito mi imputa riguardano la diminuzione delle risorse a favore del Ministero dei beni culturali, a causa dei provvedimenti assunti dal governo per mantenere i conti pubici sotto controllo, Le chiedo se questa “colpa” giustifichi, dal punto di vista politico e personale, una mozione di sfiducia individuale?

7) Riguardo alla diminuzione dei fondi a disposizione del Ministero dei beni culturali, Lei sa che il provvedimento più micidiale contro la cultura venne deciso dal governo Prodi con la Finanziaria del 2008, in seguito al quale i proventi della bigliettazione, dei fondi del lotto e di altre entrate non affluiscono più direttamente al ministero dei beni culturali, ma vengono riassegnati all’Economia (per essere successivamente restituiti a nei limiti però del 50%, poi gradualmente ancora ridotti). Lo sa che questo provvedimento ha ridotto in un colpo solo di circa 150 milioni di euro il bilancio già striminzito del Ministero della Cultura?

8) Siccome il Suo partito è particolarmente vicino ai rappresentanti del cinema e dello spettacolo, Lei sa che gli incentivi fiscali a favore del cinema, che rappresentano una soluzione moderna e liberale che mostra di dare ottimi risultati a tal punto che il mondo del cinema ne chiede a gran voce il rifinanziamento, sono stati portati a compimento dal sottoscritto, riprendendo un lavoro iniziato dall’ottimo Rutelli?

9) Lei sa che i provvedimenti più coraggiosi e coerenti per la difesa del paesaggio, cavallo di battaglia del Suo partito, almeno a parole, sono stati assunti proprio da me? Le cito soltanto la difesa del Pincio e dell’Agro Romano, in cui insistevano progetti avanzati dalle amministrazioni comunali di sinistra di Roma?

10) Quando Lei ha deciso di presentare una mozione di sfiducia nei miei confronti, non ha avvertito almeno un pò di disagio e di imbarazzo?

fonte: Il Popolo dela Libertà 

venerdì 17 dicembre 2010

Abbiamo tre compiti da realizzare in due anni

 
Messaggio di Silvio Berlusconi ai suoi amici di Forzasilvio.it
 
 
17/12/2010 10:26 
Con il voto sulla fiducia al Senato e alla Camera, ancora una volta il senso di responsabilità ha avuto la meglio.

Riprendiamo da oggi il cammino del buongoverno, proseguendo su tre linee fondamentali. Innanzi tutto il completamento dei cinque punti strategici sui quali avevamo avuto una fiducia ampia dal Parlamento il 29 settembre. Voglio sperare che su questi cinque provvedimenti tutti i parlamentari che li hanno votati poche settimane fa siano coerenti con l’impegno assunto allora. Il Senato ha approvato definitivamente il decreto sicurezza e ora deve completare la riforma dell’università.

Come ho detto nei miei interventi al Senato e alla Camera, intendo proseguire il cammino per riunificare i veri moderati in un unico grande movimento politico, ovviamente senza quei pasdaran che si schierano con Di Pietro e usano i toni, le calunnie e le false argomentazioni del Fatto quotidiano e di Repubblica. Considero il consolidamento di una unica grande forza politica che sia la sezione italiana del Partito dei Popoli europei uno dei compiti fondamentali che devo assolvere nel mio impegno in politica.

A questo compito se ne accompagna un altro, altrettanto decisivo per il futuro del nostro Paese. Dare finalmente all’Italia istituzioni in grado di funzionare in modo adeguato ai tempi, superando il bicameralismo perfetto, riducendo il numero dei parlamentari, rinforzando i poteri del premier per garantire stabilità al governo e impedire ribaltoni e colpi di palazzo, una legge elettorale che garantisca bipolarismo e governabilità. Su questo punto faccio appello a tutte le forze responsabili presenti in Parlamento, con cui abbiamo proficuamente lavorato su questo tema nella prima metà della legislatura ed anche a  quelle con cui è cominciato il nostro cammino politico nel 1994: riprendiamo il lavoro dai punti che abbiamo condiviso. E’ un dovere che abbiamo nei confronti di tutti i cittadini.

Possiamo e dobbiamo realizzare questi tre grandi obiettivi nei due anni che mancano alla fine della legislatura. Io, come al solito, mi impegnerò con dedizione e passione. Oggi, come sedici anni fa, sento su di me il dovere di non deludere le attese e le speranze degli italiani, che qui in forzasilvio.it, nei gazebo e nelle numerose manifestazioni di queste ultime settimane mi hanno confermato il loro sostegno. Per loro e per tutti gli italiani lavorerò per completare queste grandi riforme, per consolidare e rafforzare la casa di tutti i moderati e per realizzare un nuovo assetto istituzionale. Questa è la risposta che daremo a chi, inutilmente, ha cercato di sconfiggerci con una congiura di palazzo.

Silvio Berlusconi 
 
 
 

giovedì 16 dicembre 2010

CICCHITTO: La fiducia al Governo e' stato un voto politico e non solo numerico

 15 dicembre 2010 ore 14:46

"Il voto di sfiducia alla Camera e al Senato si e’ risolto con la vittoria politica e non solo numerica di Berlusconi.  Chi parla di vittoria solo numerica dimostra di non capire quello che e’ avvenuto. Infatti, ieri e’ uscito del tutto liquidata l’ipotesi del governo tecnico o di responsabilita’sostenuto da D’Alema e dal Pd. A questo punto le alternative sono solo due e molto nette,la prima, del tutto preferibile che consiste nella tenuta del governo Berlusconi e nel suo allargamento alle forze moderate e riformiste,la seconda sono le elezioni anticipate".

Lo ha affermato in una nota Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl.


BERGAMINI: Sfiduciato l'uso strumentale e personalistico della democrazia

"Oggi il voto del parlamento ha sfiduciato l’uso strumentale e personalistico della democrazia. Ancora una volta, la morale introdotta da Silvio Berlusconi nel ’94 obbliga la politica di palazzo a non fuggire dalle proprie responsabilita’ e a confrontarsi sui temi concreti dell’economia, della politica estera e delle riforme necessarie al paese. Un confronto che ha visto le opposizioni incapaci di offrire non solo agli italiani, ma al parlamento stesso, un’alternativa di governo credibile".


Lo ha affermato Deborah Bergamini, deputato del Pdl, commentando il voto favorevole all’esecutivo Berlusconi dopo la spaccatura interna al gruppo di Futuro e Liberta’. "Mi auguro che il presidente della Camera prenda serenamente atto della sconfitta restituendo, alle istituzioni, l’imparzialita’ e la correttezza della terza carica dello stato e, ai suoi deputati, la liberta’ di restare nella casa comune del centro-destra."


fonte: Il Popolo della Libertà 

sabato 11 dicembre 2010

Diciamo insieme NO al carrozzone di politicanti e di opportunisti. Il messaggio di Silvio Berlusconi

 Messaggio del Presidente Berlusconi dal sito www.promotoridellaliberta.it, 11 dicembre 2010



Care amiche e cari amici,
vi ringrazio fin d’ora per la partecipazione alla grande manifestazione che il Popolo della libertà ha organizzato nei gazebo, nelle piazze e nei teatri di tutte le città per consentire agli italiani, a tutti gli italiani, di rendersi protagonisti di una grande “operazione di amore e di verità” a sostegno del nostro governo del fare, per impedire il tradimento degli elettori.
Anzitutto, un’operazione di amore.
Perché non possiamo accettare che chi è stato eletto nel 2008 nella lista “Popolo della libertà-Berlusconi Presidente”, ora tradisca il mandato degli elettori e porti al governo la sinistra, che le elezioni le ha perse.
Perché siamo la maggioranza moderata e liberale che prova orrore di fronte all’idea che l’Italia possa essere governata dalle forze illiberali che sono eredi del comunismo.
Perché siamo l’Italia che ama la libertà e vogliamo restare liberi.
Ma non è soltanto una operazione di amore, è anche un’operazione di verità.
Perché, grazie alla vostra testimonianza diretta e ai milioni di firme che raccoglieremo, gli italiani saranno informati su quanto di buono ha fatto il nostro governo nei primi due anni di attività, sui tanti provvedimenti positivi per le famiglie e le imprese e sulle riforme che il nostro governo ha realizzato e che la gran parte della stampa e delle tv ha scelto di ignorare.
Da alcuni mesi la vita pubblica in Italia è paralizzata da una crisi politica irresponsabile, una crisi che ci ha riportato indietro alla vecchia partitocrazia, ai suoi egoismi e ai suoi vizi, una crisi fatta di menzogne e di fango sul Presidente del Consiglio, nel tentativo di far dimenticare e di nascondere gli straordinari risultati del nostro governo, che sono illustrati e riassunti nei fascicoli che troverete in tutti i nostri gazebo.
Il fine che unisce la sinistra e i traditori del mandato elettorale è uno solo: liberarsi di Silvio Berlusconi, che rappresenta per loro un ostacolo insuperabile per la conquista del potere. Un obiettivo che vogliono raggiungere a qualunque costo.
Ma oggi l’Italia ha bisogno di tutto, tranne che di una crisi di governo e di una crisi di stabilità.
Le agenzie internazionali di rating hanno confermato più volte la fiducia nell’Italia e nei nostri titoli di Stato, ma hanno posto una condizione precisa: che si mantenga la stabilità di governo. Se si realizzasse invece ciò che vogliono insieme i traditori del mandato elettorale e la sinistra, si aprirebbe una crisi politica al buio, una grave situazione di instabilità non certo gradita ai mercati.
Un rischio che bisogna evitare.
Per scongiurare questo rischio, il 13 dicembre chiederò al Senato e alla Camera un nuovo voto di fiducia, dopo quello del 29 settembre, quando abbiamo avuto il consenso più ampio di tutta la legislatura. Quel consenso è stato espresso sulle cinque azioni strategiche che completeremo entro la fine della legislatura e cioè la realizzazione del nostro programma di governo. Abbiamo già approvato il federalismo fiscale, che servirà anche a contrastare in maniera nuova ed efficace l’evasione fiscale; abbiamo approvato il Piano per la sicurezza dei cittadini, che combatterà anche l’immigrazione clandestina; abbiamo approvato il Piano per il Sud, che porrà fine agli interventi a pioggia usati dalla vecchia politica e metterà a disposizione cento miliardi di euro per alcuni grandi progetti strategici che produrranno lavoro e benessere per tutti, a partire dai giovani e dalle donne.
Siamo al lavoro sulla riforma del fisco, con 4 tavoli tecnici in collaborazione con i rappresentanti dei sindacati e delle imprese.
Stiamo per varare definitivamente la riforma dell’università, già approvata dalla Camera, che rappresenta una svolta di grande importanza per l’avvenire dei giovani. E’ per questo che la sinistra, incurante dei veri interessi degli studenti, cerca di combattere questa riforma per le strade in maniera violenta e strumentale. Ma noi andremo avanti, perché vogliamo aprire ai giovani la strada del merito, dello studio e della ricerca, affinché possano competere in Europa.
E’ pronta anche la riforma della giustizia, la approveremo nel primo Consiglio dei Ministri dopo il voto del 14 dicembre, dal quale voto sono certo che il governo riceverà una rinnovata fiducia.
Non credo infatti che ci saranno tanti parlamentari così ingenui da accodarsi ai pifferai del cosiddetto “terzo polo”, a quei signori che con ambizioni personali smodate, largamente superiori ai consensi di cui dispongono, vorrebbero cambiare la legge elettorale, per rendere di fatto impossibile l’assegnazione del premio di maggioranza e diventare così arbitri della situazione, scegliendo di allearsi poi con la sinistra per il governo.
Una soluzione, questa, che farebbe tornare indietro l’Italia ai tempi della Prima Repubblica - ve lo ricorderete - quando i partiti non indicavano agli elettori né il programma, né le alleanze, né il candidato premier e, una volta presi i voti dei cittadini, attraverso mille trattative e mille compromessi facevano e disfacevano i governi, che poi in effetti avevano una durata media di 11 mesi, con le conseguenze nefaste che conosciamo, prima fra tutte quella di un debito pubblico enorme che pesa ancora oggi sulle spalle dei nostri governi e dei cittadini.
Vi chiedo, quindi: vogliamo mettere di nuovo il destino dell’Italia in mano ai reduci, ai faccendieri della vecchia politica, che sono gli stessi che hanno provocato l’enorme debito pubblico che è diventato la palla al piede dell’Italia?
Vogliamo affidare il futuro nostro e delle nostre famiglie ad una sinistra che reintrodurrebbe l’Ici, che introdurrebbe una imposta patrimoniale anche sui più piccoli appartamenti, che vorrebbe portare al 25 per cento l’imposta sui risparmi investiti nei Bot e nei Cct?
Una sinistra giustizialista che incentiverebbe le intercettazioni a gogò e che consentirebbe il pagamento in contanti solo fino a 100-200 euro? Ci troveremmo dentro uno stato di polizia tributaria!
Possiamo fidarci di una sinistra e di questi suoi nuovi alleati, che potrebbero tradire il mandato elettorale, che vogliono spalancare le frontiere agli immigrati clandestini e dare loro il diritto di voto in pochi anni, per cambiare così il peso dei moderati che sono oggi la maggioranza del Paese?
Dobbiamo accettare di conseguenza di consegnare le redini del governo a una ammucchiata di vecchi comprimari del vecchio, vecchio teatrino della politica, a dei politicanti che fanno politica da quasi 40 anni, che sono sempre stati figure di secondo piano nei vecchi partiti e che non hanno mai, mai dimostrato di sapere fare qualcosa di buono e di utile per il nostro Paese?
Non è un rischio troppo grande affidarsi a questo carrozzone carico di politicanti e di opportunisti?
Non è più sicuro, per il bene delle famiglie e delle imprese, in una parola per il bene dell’Italia, sostenere questo  governo, il governo del fare, che ha lavorato, che lavora tanto, che ha fatto molte cose giuste e che vuole continuare a farle, completando la realizzazione del programma votato dagli elettori?
L’intento che abbiamo è quello di portare a termine la legislatura, tenendo i conti in ordine come abbiamo fatto sinora, raccogliendo il plauso, tra l’altro,  di tutte  le istituzioni internazionali come, per fare un nome solo, il Fondo Monetario, e di tutte le agenzie di rating, e senza mettere mai, mai, le mani nelle tasche dei contribuenti. Questo è un vero miracolo, se si considera che abbiamo ereditato dai governi del compromesso storico il terzo debito pubblico del  mondo, senza essere la terza economia mondiale.
Continuare su questa strada è l’unica soluzione valida per garantire all’Italia la stabilità di governo e per evitare al nostro Paese di diventare, senza di noi, un possibile bersaglio della speculazione internazionale.
Credo davvero che siate d’accordo con me, che non possiate non essere d’accordo.
Per questo vi chiedo di testimoniarlo con una firma e vi chiedo di convincere i vostri familiari, i vostri amici e i vostri conoscenti a fare altrettanto.
Spiegate a tutti che questa firma serve per una grande “operazione di amore e di verità”, serve per sostenere il nostro governo del fare,  serve per difendere la nostra libertà.
Lo sappiano tutti: chi non rispetta il mandato degli elettori dà prova di non avere a cuore l’interesse dell’Italia, ma di pensare soltanto al proprio tornaconto, alle proprie miserrime ambizioni di carriera.
Diciamo tutti insieme un bel “no” alla vecchia partitocrazia, diciamo tutti un bel “no” alla sinistra, diciamo tutti un bel “no” a chi avrà l’impudenza, ma speriamo che nessuno lo faccia, di tradire il voto dei cittadini.
E diciamo tutti un bel “sì”, alto e forte, al buongoverno, al bene dell’Italia, alla libertà.
Vi ringrazio ancora.
Un fortissimo abbraccio a tutti voi, a ciascuno di voi. Con l’augurio a tutti di riuscire a realizzare i progetti e i sogni che avete per voi e per i vostri cari nella mente e nel cuore.

Silvio Berlusconi

Messaggio dal sito www.promotoridellaliberta.it, 11 dicembre 2010

DIFENDI IL TUO VOTO, SOSTIENI IL TUO GOVERNO

Messaggio del Presidente del Consiglio ai Promotori della Libertà






Care amiche e cari amici,
vi ringrazio fin d’ora per la partecipazione alla grande manifestazione che il Popolo della libertà ha organizzato nei gazebo, nelle piazze e nei teatri di tutte le città per consentire agli italiani, a tutti gli italiani, di rendersi protagonisti di una grande “operazione di amore e di verità” a sostegno del nostro governo del fare, per impedire il tradimento degli elettori.
Anzitutto, un’operazione di amore.
Perché non possiamo accettare che chi è stato eletto nel 2008 nella lista “Popolo della libertà-Berlusconi Presidente”, ora tradisca il mandato degli elettori e porti al governo la sinistra, che le elezioni le ha perse.
Perché siamo la maggioranza moderata e liberale che prova orrore di fronte all’idea che l’Italia possa essere governata dalle forze illiberali che sono eredi del comunismo.
Perché siamo l’Italia che ama la libertà e vogliamo restare liberi.
Ma non è soltanto una operazione di amore, è anche un’operazione di verità.
Perché, grazie alla vostra testimonianza diretta e ai milioni di firme che raccoglieremo, gli italiani saranno informati su quanto di buono ha fatto il nostro governo nei primi due anni di attività, sui tanti provvedimenti positivi per le famiglie e le imprese e sulle riforme che il nostro governo ha realizzato e che la gran parte della stampa e delle tv ha scelto di ignorare.
Da alcuni mesi la vita pubblica in Italia è paralizzata da una crisi politica irresponsabile, una crisi che ci ha riportato indietro alla vecchia partitocrazia, ai suoi egoismi e ai suoi vizi, una crisi fatta di menzogne e di fango sul Presidente del Consiglio, nel tentativo di far dimenticare e di nascondere gli straordinari risultati del nostro governo, che sono illustrati e riassunti nei fascicoli che troverete in tutti i nostri gazebo.
Il fine che unisce la sinistra e i traditori del mandato elettorale è uno solo: liberarsi di Silvio Berlusconi, che rappresenta per loro un ostacolo insuperabile per la conquista del potere. Un obiettivo che vogliono raggiungere a qualunque costo.
Ma oggi l’Italia ha bisogno di tutto, tranne che di una crisi di governo e di una crisi di stabilità.
Le agenzie internazionali di rating hanno confermato più volte la fiducia nell’Italia e nei nostri titoli di Stato, ma hanno posto una condizione precisa: che si mantenga la stabilità di governo. Se si realizzasse invece ciò che vogliono insieme i traditori del mandato elettorale e la sinistra, si aprirebbe una crisi politica al buio, una grave situazione di instabilità non certo gradita ai mercati.
Un rischio che bisogna evitare.
Per scongiurare questo rischio, il 13 dicembre chiederò al Senato e alla Camera un nuovo voto di fiducia, dopo quello del 29 settembre, quando abbiamo avuto il consenso più ampio di tutta la legislatura. Quel consenso è stato espresso sulle cinque azioni strategiche che completeremo entro la fine della legislatura e cioè la realizzazione del nostro programma di governo. Abbiamo già approvato il federalismo fiscale, che servirà anche a contrastare in maniera nuova ed efficace l’evasione fiscale; abbiamo approvato il Piano per la sicurezza dei cittadini, che combatterà anche l’immigrazione clandestina; abbiamo approvato il Piano per il Sud, che porrà fine agli interventi a pioggia usati dalla vecchia politica e metterà a disposizione cento miliardi di euro per alcuni grandi progetti strategici che produrranno lavoro e benessere per tutti, a partire dai giovani e dalle donne.
Siamo al lavoro sulla riforma del fisco, con 4 tavoli tecnici in collaborazione con i rappresentanti dei sindacati e delle imprese.
Stiamo per varare definitivamente la riforma dell’università, già approvata dalla Camera, che rappresenta una svolta di grande importanza per l’avvenire dei giovani. E’ per questo che la sinistra, incurante dei veri interessi degli studenti, cerca di combattere questa riforma per le strade in maniera violenta e strumentale. Ma noi andremo avanti, perché vogliamo aprire ai giovani la strada del merito, dello studio e della ricerca, affinché possano competere in Europa.
E’ pronta anche la riforma della giustizia, la approveremo nel primo Consiglio dei Ministri dopo il voto del 14 dicembre, dal quale voto sono certo che il governo riceverà una rinnovata fiducia.
Non credo infatti che ci saranno tanti parlamentari così ingenui da accodarsi ai pifferai del cosiddetto “terzo polo”, a quei signori che con ambizioni personali smodate, largamente superiori ai consensi di cui dispongono, vorrebbero cambiare la legge elettorale, per rendere di fatto impossibile l’assegnazione del premio di maggioranza e diventare così arbitri della situazione, scegliendo di allearsi poi con la sinistra per il governo.
Una soluzione, questa, che farebbe tornare indietro l’Italia ai tempi della Prima Repubblica - ve lo ricorderete - quando i partiti non indicavano agli elettori né il programma, né le alleanze, né il candidato premier e, una volta presi i voti dei cittadini, attraverso mille trattative e mille compromessi facevano e disfacevano i governi, che poi in effetti avevano una durata media di 11 mesi, con le conseguenze nefaste che conosciamo, prima fra tutte quella di un debito pubblico enorme che pesa ancora oggi sulle spalle dei nostri governi e dei cittadini.
Vi chiedo, quindi: vogliamo mettere di nuovo il destino dell’Italia in mano ai reduci, ai faccendieri della vecchia politica, che sono gli stessi che hanno provocato l’enorme debito pubblico che è diventato la palla al piede dell’Italia?
Vogliamo affidare il futuro nostro e delle nostre famiglie ad una sinistra che reintrodurrebbe l’Ici, che introdurrebbe una imposta patrimoniale anche sui più piccoli appartamenti, che vorrebbe portare al 25 per cento l’imposta sui risparmi investiti nei Bot e nei Cct?
Una sinistra giustizialista che incentiverebbe le intercettazioni a gogò e che consentirebbe il pagamento in contanti solo fino a 100-200 euro? Ci troveremmo dentro uno stato di polizia tributaria!
Possiamo fidarci di una sinistra e di questi suoi nuovi alleati, che potrebbero tradire il mandato elettorale, che vogliono spalancare le frontiere agli immigrati clandestini e dare loro il diritto di voto in pochi anni, per cambiare così il peso dei moderati che sono oggi la maggioranza del Paese?
Dobbiamo accettare di conseguenza di consegnare le redini del governo a una ammucchiata di vecchi comprimari del vecchio, vecchio teatrino della politica, a dei politicanti che fanno politica da quasi 40 anni, che sono sempre stati figure di secondo piano nei vecchi partiti e che non hanno mai, mai dimostrato di sapere fare qualcosa di buono e di utile per il nostro Paese?
Non è un rischio troppo grande affidarsi a questo carrozzone carico di politicanti e di opportunisti?
Non è più sicuro, per il bene delle famiglie e delle imprese, in una parola per il bene dell’Italia, sostenere questo  governo, il governo del fare, che ha lavorato, che lavora tanto, che ha fatto molte cose giuste e che vuole continuare a farle, completando la realizzazione del programma votato dagli elettori?
L’intento che abbiamo è quello di portare a termine la legislatura, tenendo i conti in ordine come abbiamo fatto sinora, raccogliendo il plauso, tra l’altro,  di tutte  le istituzioni internazionali come, per fare un nome solo, il Fondo Monetario, e di tutte le agenzie di rating, e senza mettere mai, mai, le mani nelle tasche dei contribuenti. Questo è un vero miracolo, se si considera che abbiamo ereditato dai governi del compromesso storico il terzo debito pubblico del  mondo, senza essere la terza economia mondiale.
Continuare su questa strada è l’unica soluzione valida per garantire all’Italia la stabilità di governo e per evitare al nostro Paese di diventare, senza di noi, un possibile bersaglio della speculazione internazionale.
Credo davvero che siate d’accordo con me, che non possiate non essere d’accordo.
Per questo vi chiedo di testimoniarlo con una firma e vi chiedo di convincere i vostri familiari, i vostri amici e i vostri conoscenti a fare altrettanto.
Spiegate a tutti che questa firma serve per una grande “operazione di amore e di verità”, serve per sostenere il nostro governo del fare,  serve per difendere la nostra libertà.
Lo sappiano tutti: chi non rispetta il mandato degli elettori dà prova di non avere a cuore l’interesse dell’Italia, ma di pensare soltanto al proprio tornaconto, alle proprie miserrime ambizioni di carriera.
Diciamo tutti insieme un bel “no” alla vecchia partitocrazia, diciamo tutti un bel “no” alla sinistra, diciamo tutti un bel “no” a chi avrà l’impudenza, ma speriamo che nessuno lo faccia, di tradire il voto dei cittadini.
E diciamo tutti un bel “sì”, alto e forte, al buongoverno, al bene dell’Italia, alla libertà.
Vi ringrazio ancora.
Un fortissimo abbraccio a tutti voi, a ciascuno di voi. Con l’augurio a tutti di riuscire a realizzare i progetti e i sogni che avete per voi e per i vostri cari nella mente e nel cuore.

Silvio Berlusconi



fonte: http://www.promotoridellaliberta.it


 

lunedì 6 dicembre 2010

DOMENICA 12 DICEMBRE A ROMA PER SOSTENERE IL GOVERNO BERLUSCONI



Domenica 12 dicembre alle ore 10.00 A Roma, presso il Centro Congressi all'Eur  (ingresso Viale della Pittura) ci sarà una grande manifestazione de Il Popolo della Libertà per sostenere l'attività del Governo Berlusconi.  


Parteciperanno :

Gianni Alemanno 
Giorgia Meloni 
Maurizio Gasparri 
Fabrizio Cicchitto 
Renata Polverini
Antonio Tajani
Roberta Angelilli
Francesco Giro
Vincenzo Piso
Alfredo Pallone 

...e tutti i dirigenti del Partito.


Partecipa anche tu !
Difendi il rispetto del tuo voto !
Firma la petizione a sostegno 
del Governo Berlusconi !





 
Promotori della Libertà di Frascati Città


mercoledì 1 dicembre 2010

BERLUSCONI: Per il governo o per le elezioni

Messaggio del Presidente Berlusconi al sito Forzasilvio.it (http://www.forzasilvio.it)
01 dicembre 2010



Noi siamo “Il Governo del fare”. Lo abbiamo dimostrato anche in queste ultime difficili settimane, lavorando per portare a compimento i cinque punti di programma sui quali abbiamo avuto la fiducia alla fine di settembre, conseguendo importanti successi in politica estera, intervenendo, tra mille difficoltà, per risolvere la nuova emergenza rifiuti di Napoli, approvando alla Camera la riforma dell’università.

Lasciamo agli altri le manovre e gli agguati di palazzo. Lasciamo agli altri le chiacchiere e le polemiche inutili. Noi continuiamo a lavorare e a cercare di comunicare ai cittadini le cose realizzate dal governo.

Per questo oggi sono lieto di annunciare nuove iniziative volte a informare direttamente i nostri sostenitori e tutti coloro che vogliono sapere la verità.
1. E’ online la nuova, rinnovata, aggiornata e interattiva versione del sito www.governoberlusconi.it, per conoscere in tempo reale tutte le cose fatte dal governo e la relativa pagina su Facebook.
2. Da lunedì è disponibile il nuovo servizio per iPhone e iPad  “Le news del Governo del fare”, scaricabile gratuitamente on line, per avere ogni giorno informazioni, commenti e notizie sull’attività di governo.
3. In Forzasilvio.it sono attive nuove possibilità di mobilitazione attraverso il passaparola via e-mail dei materiali che illustrano l’attività del governo.

Sono in fase di completamento il libro che spiega le realizzazioni della prima metà della legislatura e un servizio di news per tutti i cellulari “intelligenti”.
Useremo tutte queste iniziative per comunicare sempre meglio quanto abbiamo fatto e continueremo a fare. Se il 14 dicembre non avremo una forte e consistente fiducia e ci sarà impedito di continuare a governare, useremo queste iniziative nella prossima campagna elettorale. Saranno un esempio della “moralità del fare” che è il marchio del nostro stare in politica e che consiste essenzialmente nel rispettare il programma e nel non tradire il mandato avuto dagli elettori.

Grazie per il sostegno, l’impegno e la vicinanza che tutti i sostenitori riuniti in www.forzasilvio.it mi stanno dando in queste settimane. È corroborante per me e di buon auspicio per le impegnative settimane che ci attendono.

www.forzasilvio.it