mercoledì 4 maggio 2011

ALFANO: I principi della riforma della giustizia sono imprenscindibili

4 maggio 2011

"Intanto si comincia", si discute di riforma costituzionale della giustizia "per la prima volta dal 1948". Lo ha affermato il ministro della Giustizia Angelino Alfano, commentando l’avvio dell’esame del provvedimento dopo aver ascoltato le relazioni dei nostri Manlio Contento e Gaetano Pecorella nella riunione congiunta delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera.

"Il nostro testo non è blindato, siamo aperti al confronto con tutto il Parlamento e con le opposizioni", ha osservato Alfano, precisando che del ddl "si può migliorare la filosofia ma senza stravolgerne l’impostazione. Alcune battaglie di principio, come la parità tra accusa e difesa e il fatto che chi sbaglia paga son imprescindibili", ha sostenuto il Guardasigilli. Quanto ai margini per un dialogo possibile, ha spiegato, "lo dirà il dibattito parlamentare. Qui ipotesi di lavoro strampalate non ce n’è, si sentono forti gli echi del dibattito alla Costituente: nella commissione dei 75 erano emerse opzioni differenti, noi abbiamo recuperato il meglio di quelle opzioni. Dopo tanti anni è giusto valutare cosa ha funzionato e cosa no". Rispondendo a una domanda sulle molte richieste di audizioni annunciate dalle opposizioni, Alfano si è detto "favorevole, penso - ha precisato - che anche la maggioranza possa e debba chiedere delle audizioni. Escludiamo che sia una manovra ostruzionistica delle opposizioni, pensiamo che le chiedano per evidenziare i limiti della nostra proposta, noi siamo convinti che serviranno anche a metterne in risalto i punti di forza". Primo voto sulla riforma entro fine luglio? "Sì, speriamo di sì".

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