martedì 4 gennaio 2011

FRATTINI: L'Europa discuta sulle violenze contro i cristiani

03 gennaio 2011



Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha chiesto una discussione politica al prossimo Consiglio dei ministri degli Esteri dell’Unione europea del 31 gennaio sul tema delle violenze e discriminazioni contri i cristiani nel mondo. Lo annuncia una nota della Farnesina.

"Gli ultimi episodi, quelli delle violenze in Nigeria e gli attentati ad Alessandria, in Egitto, hanno tragicamente confermato che il fenomeno dell’intolleranza religiosa, soprattutto contro i cristiani, ma che non risparmia anche le altre minoranze religiose, ha assunto un’intensita’ e dimensioni troppo gravi e preoccupanti e assolutamente inaccettabili per tutti coloro che hanno a cuore i diritti dell’individuo", ha affermato Frattini, secondo quanto riferisce una nota della Farnesina. "E’ quindi il momento di una risposta politica forte ed univoca da parte di tutti i governi che hanno a cuore i diritti dell’individuo, dei quali la liberta’ di fede e’ componente fondamentale -ha proseguito il ministro- L’Unione europea, che ha posto la primazia dei diritti individuali alla base dei suoi principi costituzionali, deve essere in prima linea in questa battaglia. E’ questo quanto oggi l’Italia chiede all’Ue".

Negli ultimi due anni, ricorda Frattini in una nota, in piu’ occasioni il governo italiano ha richiamato l’attenzione dell’Unione ad agire in maniera determinata ai numerosi episodi di violenze contro le minoranze cristiane nel mondo. Grazie a questi sforzi l’ Unione europea ha approvato l’anno scorso un Piano d’Azione per favorire un’azione concordata dei Paesi membri nel monitoraggio del trattamento delle minoranze religiose nel mondo.
"Il Piano d’azione e’ stato un grande passo in avanti. E’ venuto pero’ il momento di renderne piu’ concreta l’attuazione l’attuazione, alla luce di una realta’ sempre piu’ preoccupante. Forniremo nei prossimi giorni un contributo di idee e proposte da condividere con gli altri partners europei che io stesso consultero’ per realizzare un cambio di marcia nell’azione dell’Unione in questo settore, per renderla, come occorre, assai piu’ incisiva ed efficace".

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