martedì 18 gennaio 2011

PRESIDENTE, SIAMO CON TE


Il triste spettacolo cui stiamo assistendo oggi circa il vero e proprio massacro mediatico che è calato inesorabilmente come una mannaia poche ore dopo la parziale bocciatura della legge su Legittimo Impedimento sulla vita privata del Presidente Silvio Berlusconi e - badate bene - tutti o praticamente tutti coloro che in circa un anno hanno avuto modo o occasione di varcare le soglie delle proprietà private della 4° Carica dello Stato, è scioccante non tanto per la crudezza o per alcuni aspetti di volgarità di certi contenuti dei fatti penalmente rilevanti che sono stati attribuiti al Premier, quanto per la indegna "cagnara" che si è scatenata a tempo zero e in maniera sincrona intorno a questa vicenda.

Non vogliamo entrare in polemiche sul sesso degli angeli, che ad onor del vero oggi potrebbero essere definite con ben altra sfumatura.  Assistiamo però ad uno spettacolo che mai avremmo voluto vedere, l'Onorabilità dello Stato e delle Istituzioni fatte carne da macello dalla "voglia di sangue" di coloro che nel loro immaginario vedono ormai come già per finito, Silvio Berlusconi.

 Accuse gravi? esiste la presunzione d'innocenza. Se vale per il peggiore criminale di mafia, così come vale per l'On. Gianfranco Fini, DEVE VALERE anche per il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

E come si attua la presunzione d'innocenza? Innanzitutto col riservo e con il rigoroso vaglio delle informazioni ottenute in maniera non chiara di documentazioni secretate, allo scopo di tutelare l'ONORABILITA' di Silvio Berlusconi. Sembrerà strano, ma anche lui è portatore sano di onorabilità, come coloro che sono stati coinvolti a vario titolo nella vicenda: chi sbattuto in prima pagina come maitre di un bordello, chi come prostituta, chi come complice di festini hard.

La politica, tutta la politica,  poi dovrebbe essere preoccupata dall'indegno infimo grado di ciarpame politico  in cui l'ha portata il cieco antiberlusconismo. Possibile che non si rendano conto di creare un pericolosissimo precedente? Possibile che non si rendano conto che in gioco non c'è la cacciata dell'odiato nemico, ma la stabilità politica di questo paese, la sua credibilità internazionale? E' mai possibile che non riescano a realizzare che tale onorabilità, tale credibilità non attiene soltanto ai comportamenti del Presidente del Consiglio, ma ai comportamenti di tutto il quadro politico del nostro paese? E' mai possibile che dobbiamo essere proprio noi a dover ricordare a questi signori che la "stabilità democratica" di un paese si valuta non tanto da chi governa, ma da chi e da come fa l'opposizione?

Noi aspettiamo sereni il corso della Magistratura, consapevoli che chi è abituato a valutare i fatti, i fatti saranno il metro di misura, alla fine, di tutto il percorso. Nel frattempo, ci sentiamo di dire due cose:

1) Rinnovare la nostra stima a Silvio Berlusconi. Caro Presidente, non occorre che noi la conosciamo di persona per farci una opinione su di lei: PER LEI PARLANO I FATTI. Consci di questo, le diciamo, vada avanti sereno: noi siamo la dimostrazione vivente che la semina buona porta buoni frutti.

2) Chiedere ai politici del centrodestra, agli amici, a tutti coloro che grazie a Silvio Berlusconi oggi sono quello che sono, di dare, come stanno già facendo pochi e coraggiosi, nel momento di massima tempesta mediatica, una parola di LEALTA'  nei confronti di un uomo che ha fatto molto per il nostro paese. Non sono certo tenuti a farlo, e nessuno chiede a nessuno di essere quello che non è. Ma ricordatevi che se è vero che nei momenti topici si vede la "pasta" della gente, forse oggi è proprio uno di quei momenti, e quella categoria oggi tanto bistrattata che risponde al nome di "Popolo Sovrano" sta osservando tutto, e tutti, e i loro comportamenti.


PRESIDENTE, NOI SIAMO CON TE !



1 commento:

  1. Caro Presidente, il problema è di fondo: Se è valida la presunzione d'innocenza anche per il più feroce dei criminali di mafia, non si capisce perchè non debba valere - e a maggior ragione - per la 4° carica dello Stato, un imprenditore di ...successo che ha creato decine di miliaia di posti di lavoro, un uomo che ha dato già prima di scendere in politica tantissimo a questo paese, un uomo che da 16 anni sta facendo la MEDESIMA cosa da leader politico, un uomo che è stato messa li da un voto di milioni di elettori che evidentemente lo giudicano in maniera positiva.

    La Magistratura farà il suo corso come è giusto che sia. Ma stupisce la "ferocia" con cui alcuni si sono avventati su una questione che oltre che il Codice attiene anche e soprattutto al'immagine di un paese che ben sta facendo sulla scena internazionale.

    Stupisce la pochezza della minoranza parlamentare, incapace di senso delle Istituzioni, accecata dalla prospettiva di vincere per via giudiziaria quello che sono assolutamente incapaci di vincere per via elettorale.

    Presidente siamo con te. Hai ragione dicendo che così non si può andare avanti, e fa male doverlo constatare contemplando uno triste spettacolo indegno di un paese come dovrebbe e vorremmo che fosse il nostro.

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