mercoledì 16 febbraio 2011

CORSARO: La richiesta di dimissioni del premier e' disperazione politica

15 febbraio 2011

"Quando Franceschini ha preso la parola in Aula per commentare il rinvio a giudizio del presidente del Consiglio, ci aspettavamo un sussulto di orgoglio del politico.

Pensavamo che il capogruppo Pd prendesse atto della curiosa tempistica di una vicenda del tutto estranea alla politica e volesse prendere le distanze dal pesante intervento di un potere contro l’altro. Che Franceschini difendesse una decisione che, seppur da lui non condivisa, ha visto il Parlamento esprimersi pochi giorni fa sulla competenza ad agire dei giudici di Milano. Nulla di tutto questo: il povero Franceschini ormai del tutto avulso da ogni tentativo di confronto politico, non ha trovato di meglio che battere sul tempo il capogruppo dell’Idv per chiedere le dimissioni di Berlusconi". Lo ha dichiarato Massimo Corsaro, vicepresidente vicario del Gruppo Pdl alla Camera dei deputati. "Peggio ancora, ha provato a sostenere che il premier non vuole dimettersi per timore del riscontro elettorale. Argomento questo che dovrebbe essere vietato per legge a uno come Franceschini rappresentante di un partito che ha perso tutte le elezioni che si sono celebrate da quando è nato, che è riuscito a veder sempre sconfitto il proprio candidato anche nelle primarie di coalizione, e che l’unica volta che le ha vinte lo ha fatto con il candidato sbagliato, votato da una prezzolata comunità di cinesi napoletani. La fotografia di un’automobile che si cappotta in parcheggio, cui rispondiamo con le azioni di Governo, che è legittimo perché rappresentativo della volontà popolare e del consenso parlamentare, quello che i Franceschini di turno non hanno raccolto nemmeno mettendo insieme Fini e Di Pietro".

link

1 commento:

  1. Una sinista che ha perso la testa, che non si rende conto che sta abdicando alle proprie responsabilità politiche speriamo non attribuendosi canali preferenziali ad un ordine terzo, che sarebbe gravissimo e giustificherebbe tutte le preoccupazioni di un sovvertimento della volontà degli elettori.

    RispondiElimina

Commento alla notizia: