venerdì 11 febbraio 2011

Toghe e Csm ascoltino Napolitano

11 febbraio 2011

"Il presidente Napolitano ha ragione: la Costituzione e la legge fissano molte regole e principi a garanzia di un giusto processo e a tutela della dignità dei cittadini. A cominciare dal diritto inalienabile al proprio giudice naturale, per proseguire con la presunzione di innocenza, il segreto istruttorio, il diritto alla riservatezza, la parità fra accusa e difesa, la terzietà del giudizio". E' il commento di Gaetano Quagliariello, al richiamo del capo dello Stato.
"Da parte nostra, condividiamo l'esigenza di disinnescare conflitti istituzionali e processi mediatici, e crediamo che il primo passo sia proprio ricondurre l'esercizio della giurisdizione nel suo ambito naturale al riparo da politicizzazioni, abusi e finalità improprie" osserva il vicepresidente dei senatori Pdl secondo il quale "sperare che l'autorevole richiamo del Capo dello Stato trovi ascolto presso la Procura di Milano è chiedere troppo. Visto il contesto nel quale è stato pronunciato e gli interlocutori ai quali era rivolto, ci limitiamo ad augurarci che il Csm e il suo vicepresidente non restino del tutto sordi all'appello, e invece di formulare continue invettive politiche lascino spazio a un'inversione di tendenza per il bene delle istituzioni e della stessa magistratura. Auspichiamo infine che la politica trovi al più presto la strada per ripristinare l'equilibrio originario fra i poteri dello Stato, che i Padri costituenti avevano esplicitamente previsto e che un tragico errore ha portato a sopprimere, con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti".

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