martedì 31 gennaio 2012

Rampelli: Il sito web di Palazzo Chigi viola la privacy?

31 gennaio 2012

"Che uso fa Palazzo Chigi dei dati personali? Alla luce dell’articolo pubblicato da Repubblica qualche giorno fa, in cui si faceva un’analisi dettagliata delle lettere inviate al premier Monti e caricate sul sito di Palazzo Chigi, il quesito e’ piu’ che legittimo e preoccupante".

Lo ha affermato il deputato del Pdl Fabio Rampelli, ricordando che dal quotidiano del 29 gennaio "sembrerebbe chiaro che il giornalista ha avuto accesso ai dati personali di quanti hanno scritto a Monti, ha avuto modo di dialogare con il funzionario che tratta quei dati, vincolato a un mandato di riservatezza e segretezza rispetto alle mansioni che svolge. Nell’articolo si legge che il giornalista ha potuto riscontrare l’esistenza di nome e cognome del mittente, la sua residenza, la sua occupazione, la sua opinione politica personale. Se una cosa del genere l’avesse compiuta Berlusconi o uno dei suoi collaboratori, sarebbe scoppiato il finimondo, con accuse di schedatura dei cittadini e uso politico-propagandistico dell’istituzione presidenziale". "Il governo e’ tenuto al rispetto della privacy e non puo’, in base all’art.11 della legge sulla privacy, ne’ trasmettere a terzi le missive ne’ farne un uso diverso da quello originario. Non puo’ cioe’ usare queste e-mail per fare, direttamente o indirettamente, propaganda per il presidente del Consiglio. Mi auguro che il Garante della privacy, Pizzetti voglia intervenire per indurre Palazzo Chigi a un piu’ consono utilizzo dei dati personali. Sulla questione sto formalizzando un interrogazione a Mario Monti".


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