"Non abbiamo nessun imbarazzo a sostenere questo provvedimento, semmai quello che sembra, a proposito dei nuovi protagonisti dell’opposizione, e’ l’adesione incondizionata a un giustizialismo di ritorno e anche all’essere diventati un’ulteriore cellula sindacale della parte piu’ deteriore, per fortuna numericamente assai minoritaria, della magistratura politicizzata".
Lo ha affermato Massimo Corsaro, vicecapogruppo del Pdl, che e’ intervenuto in Aula nel corso del dibattito sul processo breve:
"Si tratta di un’adesione strumentale e politica a una battaglia contro il presidente del Consiglio che non si riesce a battere nelle urne . Appoggiare la magistratura politicizzata significa dimenticare che abbiamo sofferto anni difficili in cui troppi morti sono stati lasciati sulla strada senza giustizia. C’e’ voluto il rapimento e l’uccisione di Moro perche’ non si dicesse piu’ che le Brigate rosse erano ’sedicenti’ e non parte integrante della cultura di sinistra. Ci siamo riconosciuti e ci riconosciamo nella battaglia di magistrati che restano scolpiti nella memoria come Paolo Borsellino, nel solco di questa battaglia che questo governo ha conseguito successi piu’ di tutti positivi nella lotta alla mafia quando altri stringevano accordi sottobanco e cancellavano il 41bis".
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