19 aprile 2011
"Una giornata fondamentale perche’, dopo tanti anni, il nostro Paese puo’
avere uno strumento di orientamento per le molteplici azioni volte al rilancio
della ricerca. Perche’, ne siamo certi, non vi puo’ essere crescita senza
ricerca".
Lo ha affermato il ministro dell’Istruzione, dell’Universita’ e della
Ricerca, Maria Stella Gelmini, presentando al Senato il Programma Nazionale
della Ricerca 2011-2013: 1.772 milioni di euro in tre anni per rilanciare la
ricerca in Italia. "Un piano che ha visto la partecipazione attiva di moltissimi
colleghi ad esempio il ministro Fazio, il ministro Fitto e il ministro
Prestigiacomo. Presentiamo oggi il frutto di un lavoro di squadra tra diversi
ministeri ed enti di ricerca". Basta con il frazionamento in piccoli interventi.
Si punta invece su 14 ’progetti bandiera’, con il coinvolgimento di enti
pubblici di ricerca e universita’. Tra questi, l’Agenzia spaziale italiana per
l’osservazione della Terra da satellite, il Consiglio nazionale delle ricerche
per una rete di laboratori per il Mediterraneo, gli istituti nazionali di Fisica
e Astrofisica. "Non voglio eludere un tema centrale, quello delle risorse. Il
nostro Paese investe troppo poco in ricerca, forse poco piu’ dell’1,5% del Pil,
ma siamo lontani da quanto ci chiede l’Europa (3% del Pil). Servono maggiori
sforzi e piu’ sensibilita’".
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