6 aprile 2011
"Dopo le telefonate di Berlusconi agli atti del processo Ruby cosa dire della
minuziosa ricostruzione dei contatti telefonici e via sms tra l’utenza del
premier e quella di Karima El Mahroug riportata da Repubblica oggi?".
A chiederlo e’ il vicepresidente del gruppo Pdl del Senato, Gaetano
Quagliariello, che in una nota ha osservato.
"Premettendo che anche le
telefonate tra gli atti sono un errore di proporzioni tali che non dovrebbe
restare senza conseguenze, ricordiamo che la legge Boato, che attua il dettato
costituzionale e disciplina le intercettazioni dirette e indirette dei
parlamentari, riguarda anche l’utilizzo dei tabulati telefonici. Anche questa
volta si tratta di una svista? Si stanno consumando a Milano fatti gravissimi
sul piano istituzionale. Forse il Csm potrebbe proficuamente occuparsene, invece
di rincorrere il Parlamento interferendo indebitamente con le sue determinazioni
ed entrando a gamba casa nel dibattito politico che non rientra certo fra gli
ambiti di competenza del Consiglio superiore della magistratura".
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