lunedì 4 aprile 2011

NAPOLI: Le parole del pm De Pasquale lasciano allibiti


4 aprile 2011 

"In quale Paese al mondo dove ci sia un minimo di alfabetizzazione giuridica un pubblico ministero potrebbe riferirsi a un reato per sostenere che a suo giudizio potrebbe ancora essere in corso? Quel Paese da oggi esiste ed e’ l’Italia".

Lo ha affermato Osvaldo Napoli, vicecapogruppo del Pdl alla Camera. "Non sono un esperto di diritto ne’ seguo con particolare attenzione i processi aperti contro il presidente del Consiglio, ma leggendo l’affermazione del pm De Pasquale secondo cui ’la frode fiscale potrebbe essere tuttora in corso’ c’e’ da rimanere allibiti. Il pm, in poche parole, si e’ fatto giudice di un reato non perche’ sia stato commesso, ma perche’ ’e" tuttora in essere. De Pasquale insomma ha invocato la ’flagranza’. E il suo riferimento alle ’potenzialita" espansive delle indagini preliminari? Roba da matti: si vuole forse sostenere che le indagini continuano e nuove prove possono essere addotte sulla soglia della sentenza? La riforma della giustizia non puo’ essere ad personam, e’ giusto e concordo. Ma se un cittadino si sente perseguitato da un magistrato che abusa delle leggi e quell’abuso da nessuno viene sanzionato, a chi deve rivolgersi prima di tutto se non a coloro che le leggi le fanno e agli altri che devono farle rispettare? Dubito che il dott. De Pasquale potrebe mai sostenere l’accusa in un Paese con un minimo di civilta’ giuridica".


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