venerdì 24 giugno 2011

BRAMBILLA: CONTRO REPUBBLICA E IL FATTO QUOTIDIANO OFFESA COME MINISTRO, COME DONNA E COME MADRE


24 giugno 2011

"La pubblicazione da parte dei quotidiani Repubblica e il Fatto Quotidiano, e il risalto riservato, di giudizi gravemente diffamatori e lesivi della mia onorabilità, che tale signor Bisignani avrebbe espresso su di me in una conversazione privata con il figlio, offendono la mia persona come ministro, come donna e come madre.

 La trascrizione dell'intercettazione, che non ha alcuna attinenza con l'indagine dato che il Bisignani afferma giustamente di non avermi mai conosciuta, la sua ripresa con un ampio titolo in prima pagina nel caso de Il Fatto Quotidiano e nel titolo dell'articolo nel caso di Repubblica, nonchè l'uso strumentale che di tali contenuti viene fatto dai giornali in questione, la dicono lunga non solo sul rispetto che costoro riservano ai membri delle istituzione ma ancora di più alle donne.

Recentemente avevo affermato che, per una certa sinistra,  la tanto ostentata battaglia in difesa della condizione femminile e della dignità delle donne fosse soltanto di facciata e nascondesse in realtà una strumentalizzazione di tale importante tema a fini politici. Oggi, si riconferma nei fatti la desolante corrispondenza di queste mie valutazioni.

I responsabili della diffamazione dei due giornali citati, in assoluta coerenza con la loro etica giornalistica, pur di infangare gratuitamente membri del Governo in carica, non rifuggono all'ingiuria indiretta e non si fanno scrupolo ad utilizzare epiteti infamanti per la madre di un bambino di cinque anni, facendo proprio il linguaggio triviale di un indagato di reati tipici del sottobosco politico, al quale sono totalmente estranea per costume e scelta di vita.

Anche per tali ragioni ho ritenuto opportuno farmi interprete del sentimento dei milioni di donne che rivendicano il rispetto della loro condizione e del loro onore, ed ho pertanto dato mandato ai miei legali di procedere in sede penale nei confronti dei due quotidiani in questione.

Inoltre mi costituirò parte civile per ottenere un risarcimento che sarà interamente devoluto ad un'iniziativa di sostegno alle giovani madri in difficoltà."

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