lunedì 13 giugno 2011

CORSARO: rispettiamo il referendum ma l'Italia ne pagherà le conseguenze

13 giugno 2011


"Gli Italiani si sono pronunciati, ed il loro verdetto e’ sacro ed impegnativo per chiunque abbia responsabilita’ politico amministrative".

Questo il commento di Massimo Corsaro, vicepresidente vicario dei deputati Pdl, all’esito dei referendum. "Riconosciuto l’esito che deve essere rispettato - prosegue Corsaro - credo sia comunque giusto sottolineare come il risultato della consultazione determini un forte passo indietro rispetto alle liberalizzazioni che, lontano dalle campagne elettorali, sono richiamate da moltissimi come un elemento necessario di modernizzazione dello Stato.
A urne chiuse infatti, e’ doveroso ad esempio ricordare come il tema dell’acqua, che piu’ emotivamente ha colpito i cittadini, non si era mai riferito alla proprieta’ del bene che sarebbe comunque rimasto nel patrimonio demaniale indisponibile, bensi’ all’affidamento dei servizi di gestione e distribuzione a mezzo di gare i cui bandi avrebbero dovuto garantire minori dispersioni e miglioramenti nella resa qualitativa dell’offerta.

Oggi il pronunciamento referendario di fatto blocca la possibilita’ che i servizi di pubblica utilita’ possano essere offerti, sotto il rigido controllo della proprieta’ pubblica, a forze imprenditoriali specializzate e disposte ad investire sulla qualita’ dei servizi. Chissa’ se lo hanno realizzato quanti, a sinistra, si sono costruiti una finta alea da liberalizzatori e ora hanno di fatto sostenuto una scelta che ci vincolera’ allo statalismo, spesso clientelare e sempre inefficiente.

Allo stesso modo - conclude Corsaro - il quesito sul nucleare relega definitivamente l’Italia alla condizione di totale dipendenza in materia energetica, con differenziali fortemente penalizzanti nel costo di acquisizione e con conseguente calo di competitivita’ della nostra economia".

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