mercoledì 27 luglio 2011

CAPEZZONE: Se Bersani e' serio ripudi gli anni di giustizialismo della sinistra

27 luglio 2011



"Sono un garantista senza eccezioni, in primo luogo nei confronti degli avversari, e non solo a beneficio degli amici. E infatti, quando, alcuni giorni fa, e’ stata diffusa la notizia di un’indagine riguardante Filippo Penati, dopo pochissimi minuti, sulle agenzie, si poteva trovare una mia reazione (per me doverosa e perfino scontata), che richiamava il principio sacro della presunzione di innocenza, anche in questo caso, come in ogni altro".
Lo ha dichiarato in una nota Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, che ha osservato: "Da questo punto di vista, quando Bersani se la prende con chi (nella politica e nei media) rilancia tesi di sistematica colpevolizzazione preventiva, mi trova ovviamente d’accordo. Ma se Bersani vuole essere intellettualmente onesto e non ipocrita, deve ripudiare anni e anni di giustizialismo selvaggio, nel quale il suo partito si e’ letteralmente crogiolato, deve abbandonare l’idea di uso politico della giustizia, che la sua parte ha sistematicamente praticato, e deve - anche per il futuro - evitare quel curioso doppiopesismo che consiste nella sistematica applicazione di un ’doppio standard’: garantisti per se’ e forcaioli per gli altri, giustificazionisti per la propria fazione e giustizialisti per i nemici". "La sinistra, per anni, ha ferocemente usato contro i nemici politici (Craxi e il pentapartito nei primi anni ’90, Berlusconi dopo il ’94) la scorciatoia giudiziaria. Ora che qualcuno (diceva il saggio Nenni che "c’e’ sempre un puro piu’ puro che ti epura...") pratica lo stesso metodo contro il Pd, sta a Bersani mostrare di che pasta e’ fatto: non puo’ limitarsi a mostrare smarrimento e stupore, come se fosse Cappuccetto Rosso nel bosco, ma deve proclamare e praticare una rottura totale con le abitudini e i riflessi giustizialisti che la sinistra e i suoi media di riferimento hanno pervicacemente alimentato e diffuso nel corpo del Paese. Se Bersani ha coraggio, denunci i metodi usati in questi anni dai politici di sinistra, dalla stampa di sinistra, dai comici di sinistra, da quanti - conclude il portavoce del Pdl - hanno ancora l’imprinting culturale e politico del "lancio di monetine".


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