giovedì 28 luglio 2011

QUAGLIARIELLO: Da Alfano insegnamento di etica e umiltà

28 luglio 2011


"Nel giorno in cui lascia il ministero del Giustizia e’ doveroso un ringraziamento sincero e non retorico ad Angelino Alfano: l’onere del nuovo incarico al quale e’ stato chiamato dal PdL non deve infatti farci dimenticare gli importanti traguardi raggiunti in questi tre anni e le ambiziose sfide intraprese".

Lo ha dichiarato Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo vicario del PdL al Senato. "Non e’ stato un periodo facile, sia sul fronte della situazione economica e della congiuntura internazionale, sia sul fronte del rapporto tra politica e giustizia. Eppure, mentre tutto sembrava remare contro, per la prima volta da decenni la curva dell’arretrato civile ha segnato un’inversione di tendenza, per la prima volta dopo tanti palliativi emergenziali si sono gettate le basi per una risposta strutturale al drammatico sovraffollamento delle carceri, per la prima volta dopo tanti anni sono stati messi in campo strumenti in grado di decapitare la criminalita’ organizzata e colpirne gli interessi patrimoniali; mentre le risorse diminuivano e la crisi imperversava, si sono aperte le porte della magistratura a tanti giovani desiderosi di servire la giustizia, e si e’ dato un forte impulso all’informatizzazione degli uffici giudiziari; mentre l’uso politico della giustizia viveva una stagione di recrudescenza, si e’ tentato di ripristinare parte di quell’equilibrio fra giustizia e politica che i nostri padri costituenti avevano delineato, e si e’ dato avvio a una grande riforma in grado di assicurare un’autentica parita’ fra accusa e difesa e un’effettiva terzieta’ del giudizio. Per questo, e per molto altro, Angelino Alfano merita il plauso di tutti noi. Lo merita anche perche’, in un momento in cui si parla tanto di incarichi e di moralita’ della politica, ha compiuto una rinuncia non facile e non scontata: altri in passato hanno scelto la comoda strada del doppio incarico, Alfano no. Cio’ testimonia non solo un’etica di responsabilita’, ma anche l’importanza che il nostro segretario attribuisce al nuovo compito che lo aspetta, e l’umilta’ di saper percorrere in discesa le scalette sicure di un volo di Stato per battere strade e sentieri inesplorati".

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