lunedì 20 febbraio 2012

Corsaro: Non toccare l'articolo 18 e' una presa in giro verso l'Unione Europea

20 febbraio 2012


"Non toccare l’articolo 18, fingendo di non capire che quello e’ il vero ostacolo ad una vera opportunita’ di sviluppo per la nostra economia, sarebbe una colossale presa in giro anche verso la tanto decantata Europa, che ha chiesto la modifica del mercato del lavoro come primo requisito per offrire garanzie all’Italia".


Lo ha dichiarato Massimo Corsaro, vice presidente vicario del Pdl alla Camera, intervenendo nel dibattito sulla riforma del mercato del lavoro. "E’ stupido far credere che l’art. 18 serva ad evitare licenziamenti immotivati. Nessuna impresa si priva senza motivo della importante collaborazione dei lavoratori. E’ vero piuttosto che bisogna riconoscere alle aziende la possibilita’ di diminuire la forza lavoro in presenza di una evidente crisi economica o produttiva, perche’ in caso contrario si rischia il fallimento dell’azienda con la perdita del posto per tutti i lavoratori. E ancora deve cessare la connivenza della magistratura del lavoro che nella quasi totalita’ dei casi impone il reintegro del personale licenziato a seguito di gravi comportamenti, quali assenteismi reiterati, false malattie e sabotaggi. Ne va della credibilita’ del sistema Italia e, soprattutto, e’ una riforma doverosa a tutela della stragrande maggioranza dei lavoratori italiani che si impegnano ogni giorno per svolgere al meglio il compito loro affidato. Sapere di non essere vincolati anche nei confronti di chi non e’ corretto consentirebbe alle aziende che ne hanno gia’ la forza produttiva di assumere nuovi collaboratori e dare cosi’ impulso all’economia nazionale".

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