sabato 10 dicembre 2011

BERLUSCONI: L'Italia ce la farà e la manovra è migliorabile

10 dicembre 2011



"Se non si arriverà a dare alla Bce un ruolo di ultima garanzia, che garantisca i debiti sovrani degli Stati, non si arriverà a nessuna soluzione.

La posizione tedesca è stata molto rigida. Queste rigidità hanno causato anche situazione negative - come per esempio la gestione del debito greco e gli interventi dell’Europa sulla Grecia - che sono stati interamente responsabili di quello che abbiamo visto e a cui abbiamo assistito. Gli eurobond sono certamente una soluzione...
Il vertice di domani a Bruxelles è una spiaggia importante anche se non è l’ultimissima perché per queste cose non c’è mai un’ultima spiaggia.
Le considerazioni di Sarkozy sul ruolo dell’Europa sono assolutamente condivisibili, ma bisogna vedere se dopo queste affermazioni ci sia la possibilità di trovare un accordo su una governance più efficace e su una Banca centrale che possa svolgere il ruolo di garante. Su questo ancora non c’è accordo. Spero che tra stasera e domani si trovi a Bruxelles.
La via d’uscita per salvare l’euro è avere una Banca centrale alle spalle dell’euro e un governo monetario in grado di imporre una politica monetaria unica.

Non ho mai avuto dubbi sul fatto che l’Italia ce la farà, perché se noi sommiamo il nostro debito pubblico alla finanza privata siamo il secondo paese più solido d’Europa, secondo solo alla Germania, prima di Svezia, Francia e Gran Bretagna. Quindi siamo di fronte ad uno Stato indebitato e a cittadini invece benestanti. Questa è la situazione vera dell’Italia.
L’Italia sta facendo la sua parte per consentire all’Europa di uscire dalla crisi, con questo provvedimento che una sola coalizione politica non poteva approvare e non poteva fare quello che abbiamo deciso dolorosamente di fare.
L’Ici e la chiesa? So che tutte le risorse che la chiesa risparmia le dà in opere di aiuto a chi ha bisogno: su questo quindi ho lasciato ai membri del mio partito piena libertà.

Tutto è migliorabile: nel sistema italiano, per la nostra architettura istituzionale, il governo suggerisce e il Parlamento, che discute, decide e vota.
Tutti voteranno per far si che la manovra si approvi prima di Natale.
Credo che la fiducia sia necessaria perché ci sono tante cose che non ci trovano d’accordo. Siamo consapevoli che sia necessario votare questa manovra, ma per rendere possibile un provvedimento come questo serve il concorso dell’intero parlamento. Anche per questo ho deciso di rinunciare al mandato di governo per dar vita ad un esecutivo tecnico. E’ chiaro che tutte le forze politiche hanno forti resistenze su singoli punti della manovra: per questo è necessario porre la fiducia.

Silvio Berlusconi, Congresso del PPE, Marsiglia, 8 dicembre 2011





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