"Il dibattito sui tagli ai vitalizi dei parlamentari che, ricordiamolo, non e’ una pensione, non sia l’ennesimo episodio dettato piu’ dalla demagogia dell’antipolitica che da virtuose e ragionate considerazioni che puntano al risparmio e alla razionalizzazione dei costi della politica".
Cosi’ si e’ espressa Beatrice Lorenzin, deputato del Pdl, che ha osservato:
"Il faro che deve guidarci tutte e tutti in quest’operazione e’ prima di tutto la costruzione di un sistema realmente equo tra le generazioni rispettoso della necessita’ di rendere il funzionamento degli organi parlamentari snello e non eccessivamente oneroso. Cio’ che vale nella societa’ deve infatti valere anche nel Parlamento, nel rispetto delle prerogative pensate dai Padri Fondatori per garantire la piena liberta’ e la piena autonomia del legislatore. Ribadendo quanto sia impellente la necessita’ che ognuno faccia la propria parte quando si parla di sacrifici, vorrei comunque ricordare che misure di autoriduzione di rimborsi e di stipendi sono state applicate gia’ dal 2008. I parlamentari sicuramente sono tutti pronti a dare il proprio contributo cosi’ come abbiamo gia’ fatto in questi anni, come d’altraparte si richiede ad una classe politica capace di farsi interprete delle difficolta’ dei tempi. Questo pero’ non deve diventare uno strumento per scardinare il senso stesso delle rappresentanze democratiche e ricordarci tutti che la politica deve essere accessibile anche a chi non ha grandi mezzi economici. L’antipolitica e’ una bestia feroce che solitamente nella storia finisce per mangiarsi la partecipazione democratica. Altro e’ una giusta e legittima critica e la necessita’ di selezionare e formare la classe dirigente".
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