venerdì 2 marzo 2012

Gasparri: Le grandi coalizioni sono solo eccezioni

2 marzo 2012

"Convergenze parlamentari, governi tecnici con sostegni trasversali, anche grandi coalizioni destra-sinistra sono eventi possibili, ma si tratta di eccezioni, non di strategie elettorali.

Se, come in questa fase, si verifica una emergenza economica internazionale; se, come accadde nel 2006, nessuno vince - solo Prodi e l’arroganza della sinistra negarono l’evidenza rilevata allora da Berlusconi - si possono verificare situazioni e convergenze straordinarie. L’auspicata normalita’ e’ quella del confronto democratico bipolare. Il problema investe tutte le forze del fronte moderato alternativo alla sinistra.
Chi lo divide lo fa perdere. Il Pdl deve mettere ciascuno di fronte a questa responsabilita’. Se i terzi poli diventano il piccolo grimaldello della sinistra, sarebbe una scelta contraria agli obiettivi dei propri elettori. Il confronto tra gli schieramenti puo’ e deve riguardare, anche ora, riforme costituzionali ed elettorali, regolamenti parlamentari, aggressione del debito pubblico e agenda europea. Temi su cui verificare se si puo’ convergere. Ma la normalita’ e’ il confronto bipolare, al quale si attrezza il Pdl per le elezioni politiche, chiamando al confronto tutti coloro che sono alternativi alla sinistra. Sulle formule, orgogliosi del Pdl, dei suoi partecipatissimi congressi, siamo espertissimi. Da adolescenti nelle scuole costituivamo ’fronti articolati anticomunisti’. Poi, per tutta la vita, abbiamo creato ’alleanze’, ’fronti degli italiani’, poli e cartelli. Quindi, siamo esperti in creazione di quanto serve. E, del resto, Angelino Alfano e’ stato chiaro fin dalla sua elezione a segretario politico su questa strategia, che un grande partito elabora e propone con la serieta’ e con le modalita’ che la politica ed i complessi momenti impongono. Con Alfano, d’accordo con Berlusconi, abbiamo avviato una lunga ed importante fase che va avanti al di la’ dei fuochi d’artificio giornalistici e delle invenzioni estemporanee". Lo ha dichiarato il presidente del gruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri.


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