lunedì 5 marzo 2012

Mantovano: Governo e Bankitalia facilitino l'accesso al credito

5 marzo 2012

"Ieri il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, durante l’audizione in commissione Bilancio alla Camera, ha sorpreso i deputati che compongono la commissione medesima, nel momento in cui ha riferito che nel 2011 gli impieghi a imprese italiane sono aumentati del 2,5% e gli impieghi alle famiglie del 3,7%, a fronte di cifre in negativo in tante altre nazioni europee".

Lo ha affermato Alfredo Mantovano, deputato Pdl e coordinatore politico Circoli ’Nuova Italia’, spiegando che "in base a questi numeri, il ’credit crunch’ in Italia sarebbe una sorta di allucinazione collettiva: del mondo delle imprese, Confindustria in testa, di tutte le associazioni di categoria, degli esperti di settore, dei giornalisti, degli operatori della finanza, degli analisti del sistema creditizio.
Ma soprattutto sarebbe un’invenzione di chi negli ultimi mesi, pur facendo impresa e magari dimostrando di reggere il mercato, si e’ visto restringere, se non chiudere, i rubinetti del credito. Ho chiesto al rappresentante dell’Abi qualche dato disaggregato, a cominciare dai differenti territori, che permetta di capire meglio.

Poiche’ tuttavia e’ compito della politica provare a risolvere i problemi, e non solo a denunciarli, e poiche’ nella stessa giornata di ieri si e’ realizzata la seconda (in due mesi) operazione straordinaria di finanziamento del sistema bancario europeo al tasso minimo dell’1%, con la quale la Bce che ha assegnato ulteriori 530 miliardi di euro a 800 banche (a fronte dei 489 miliardi di euro di liquidita’ erogati il 21 dicembre scorso alle 523 banche richiedenti), rinnovo l’invito a tre interlocutori istituzionali perche’ seguano fatti concreti. In particolare: a Bankitalia perche’ eserciti la sua funzione di vigilanza sui flussi creditizi, e soprattutto perche’ (attraverso i suoi uffici studi, dai quali emergono dati discordanti con quelli dell’Abi) precisi l’entita’ degli impieghi nell’ultimo anno; al ministro dell’Economia, perche’ attivi un tavolo permanente di confronto fra governo, Abi, Bankitalia e principali istituti di credito operanti in Italia; al ministro dell’Interno perche’, con gli adattamenti necessari, riattivi gli Osservatori del credito, al fine di affrontare casi specifici di affidamento illogicamente rifiutato".


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