venerdì 11 novembre 2011

LEGGE DI STABILITA': I punti salienti

11 novembre 2011



Dalla stretta sugli statali in mobilità alla "certificazione" che dal 2026 l’età per la pensione salirà a 67 anni. Sono alcune delle misure contenute nel maxi-emendamento presentato dal Governo alla commissione Bilancio del Senato, che comincerà a votarlo da domattina. Il "pacchetto" è un misto tra le misure già note, come ad esempio la vendita dei terreni agricoli o il Fondo per gli immobili pubblici, e alcune novità dell’ultima ora.
In dettaglio le misure contenute nella legge.

Pensioni e lavoro - Il maxi-emendamento sancisce che a partire dal 2026 si andrà in pensione di vecchiaia a 67 anni. Arriva la mobilità per il settore del pubblico impiego. I dipendenti potranno essere posti in disponibilità con una indennità pari all’80% dello stipendio fino a 24 mesi. Confermato il pacchetto lavoro che include gli sgravi contributivi sui contratti di apprendistato, le agevolazioni per il part time e il telelavoro, gli sgravi Irap sui contratti di produttività.

Infrastrutture - In arrivo defiscalizzazioni su Irap e Iva per la costruzione di nuove autostrade. Viene previsto il carcere per chi «si introduce abusivamente» o «ostacola l’accesso» alle persone autorizzate nei cantieri della Tav della Torino-Lione (arresto da tre mesi a un anno e ammenda). Dal primo gennaio 2012, Anas spa trasferisce a Fintecna «tutte le partecipazioni detenute anche in società regionali», al valore netto contabile risultante al momento della cessione. Nuove risorse per i porti.

Dismissioni - Dismissione degli immobili pubblici attraverso il conferimento degli stessi a uno o più fondi comuni di investimento immobiliari e a una o più società, le cui quote o azioni saranno poi oggetto di offerta pubblica di vendita. I proventi netti derivanti dalle cessioni delle quote o delle azioni sono destinati alla riduzione del debito pubblico. Il corrispettivo potrà essere versato anche in titoli di Stato. Prevista infine l’alienazione dei terreni agricoli (a trattativa privata se il valore è inferiore a 400mila euro).

Semplificazioni - Estensione delle zone a burocrazia zero a tutto il territorio nazionale. La disciplina si applica fino al 31 dicembre il 2013 in via sperimentale. Tra le altre misure di semplificazione confermate nel maxi-emendamento i divieti a Pa e concessionari di richiedere certificati a cittadini e imprese di cui già si possiedono i dati necessari. Stop anche all’introduzione di nuove procedure amministrative con le leggi di recepimento delle direttive europee.

Liberalizzazioni - Arriva la liberalizzazione degli ordini professionali con l’eliminazione delle tariffe minime dei professionisti. Via libera alle società tra professionisti. Si punta anche ad accelerare il processo di liberalizzazione dei servizi pubblici locali. Se gli enti locali non procederanno alla deregulation, il Governo potrà esercitare un potere sostitutivo. Il testo interviene sulla manovra di agosto che già imponeva a Comuni ed enti locali di procedere all’affidamento con gare dei servizi pubblici.

Giustizia - Oltre a incentivare l’impiego della posta elettronica certificata e ad aumentare il contributo unificato del 50% nei giudizi di appello del 100% nei giudizi in Cassazione, il maxi-emendamento alla voce giustizia prova a ridurre il contenzioso accumulato. I processi pendenti davanti alla Cassazione o alla Corte d’appello da più di due anni rispetto all’entrata in vigore della legge sviluppo del 2009, potranno proseguire solo su istanza di parte.

Tratto da Il Sole 24 Ore del 10/10/2011


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