lunedì 17 ottobre 2011

CAPEZZONE: La sinistra e' succube di spinte massimaliste

17 ottobre 2011

"Va riconosciuto alla sinistra politica di essere totalmente estranea alle violenze di ieri: chi sostenesse il contrario condurrebbe una polemica sleale e sbagliata. Ma, culturalmente parlando, la sinistra italiana merita un’accusa diversa (e a mio avviso anche piu’ grave, perche’ piu’ di fondo), e cioe’ quella di essere culturalmente e psicologicamente succube delle spinte massimaliste".
Lo ha affermato il portavoce del Pdl Daniele Capezzone, che ha osservato:
 "Vale per il giustizialismo e vale sul terreno economico e sociale: alla fine della fiera, i giornali, i media vicini alla sinistra, i maitres a’ penser di quell’area finiscono sempre per veicolare tesi antiliberali e antimercato. No global, no-tav, no privatizzazione dei servizi pubblici locali, no grandi opere: e’ sempre la cultura del no che vince a sinistra, offrendo un’autostrada mediatica a chi vuole alzare i toni, a chi si attesta su posizioni antisistema, esponendosi fatalmente al rischio di infiltrazioni violente. Se si vogliono arginare fenomeni e degenerazioni come quelle di ieri serve non solo un solido approccio non-violento, ma anche un approccio riformatore sui contenuti, che aiuti la sinistra a scegliere la strada della modernizzazione e delle riforme. Su questo terreno, anche il centrodestra ha i suoi ritardi e le sue contraddizioni (e sara’ bene parlarne), ma certamente molto minori, incomparabilmente minori -conclude- rispetto a una sinistra che da anni si fa dettare la linea da ’Repubblica’, dal partito dei pm, da Di Pietro, dai viola, dai girotondi, dai no global, dai no tav, e - in ultima analisi - dall’ultimo che grida".


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