lunedì 3 ottobre 2011

MANTOVANI: I nostri candidati devono avere un cursus honorum

3 ottobre 2011



Il coordinatore regionale della Lombardia del Pdl, Mario Mantovani, ha affermato che al partito è utile avere candidati con "un cursus honorum istituzionale" alle spalle, cioè un’esperienza politica da iniziare nel proprio Consiglio comunale.

Aprendo la prima assemblea regionale degli eletti in Lombardia, Mantovani ha citato la necessità di un "movimento credibile, operativo sul territorio, che sbarri la strada a liste elettorali dell’ultimo minuto".
Una rinnovata attenzione alle candidature che nasce da questo pensiero: "Se della grande libertà che Silvio Berlusconi ha sempre regalato prima Forza Italia e poi al Pdl qualcuno ha approfittato, oggi io dico che è tempo di estirpare ogni malapianta".

Il sottosegretario alle Infrastrutture vuole costruire, a partire dalla Lombardia, un movimento basato sui militanti e sul merito: "La militanza e il merito siano le fondamenta del nostro incontrarci. Così si valorizzerebbero entusiasmo e passione e si sconfiggerebbero gruppi di potere e cordate pronte ad alzare la testa all’approssimarsi delle varie scadenze congressuali o elettorali".

A questo scopo ha annunciato, in vista dei congressi comunali, provinciali e auspicabilmente regionale, la creazione di un ufficio di controllo delle tessere per verificare che corrispondano effettivamente a persone impegnate nel partito. "No al partito tram dove si sale quando serve.

No al partito dei solitari. La solitudine non paga. Lo dico con chiarezza: Berlusconi ha dato tanto a tanti di noi, ora è giunto il momento che ciascuno di noi si metta a disposizione sua e del partito con proposte e programmi in vista della stagione congressuale e delle prossime elezioni amministrative".

Confermato anche il ricorso a "elezioni popolari" anche per la scelta dei candidati sindaco, dal più piccolo al più grande.


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