Nel gesto più odioso accaduto nella
manifestazione di sabato a Roma, I semi di una presa di coscienza contro ogni
violenza.
Nel pomeriggio della devastazione di Sabato 15 ottobre
2011 ad opera di alcuni facinorosi, il gesto forse più odioso è stato quando uno
di essi, dopo essersi introdotti all'interno della sacrestia della parrocchia
dei Santi Marcellino e Pietro in Laterano, tra via Merulana e via Labicana, ha
preso la statua della Madonna di Lourdes che era li da cento anni e dopo averla
portata fuori l'ha sbattuta violentemente a terra colpendola successivamente con
dei calci per finire di romperla, il tutto ripreso diligentemente da una
videocamera probabilmente di un telefonino.
Queste immagini hanno fatto molta impressione per la
violenza del gesto, per l'intenzione volutamente dissacrante, non solo del
simbolo ma anche della fede che esso rappresenta, per la drammatica evidenza di
un "limite" che era stato oltrepassato, quello del rispetto della religione,
equiparata, a quanto pare, ad associazioni internazionali da contestare come le
banche, la politica, al "potere", insomma.
L'immagine di questa statua ferita e oltraggiata ha
colpito molto l'immaginario collettivo dei social network, soprattutto quello
degli italiani: un popolo con tanti difetti ma anche alcuni non disprezzabili
pregi, che ha intuito che questo "gesto" rappresenti una "soglia", il
superamento di un limite oltre il quale la stragrande maggioranza di questo
paese non vuole andare. Ha identificato in questa drammatica immagine la sintesi
"vera" di quanto accaduto sabato.
Allora lasciateci dire una cosa. Le immagini, le icone,
non hanno un valore intrinseco, se non per il messaggio che esse trasmettono.
L'immagine della Madonna è una delle più care ai popoli occidentali di
tradizione cristiana, i quali in essa riconoscono la madre, il rifugio, l'amore
materno chiaro e incondizionato. Bene ha fatto allora il parroco don Pino
Ciucci, nel chiedere di mettere "questa immagine", quella della statua della
Madonna sfregiata dalla violenza, come sfondo al cellulare in modo da non
dimenticare.
Quello che non deve essere dimenticato infatti non è l'oltraggio
alla chiesa, alla religione, alla sensibilità dei fedeli, la violenza contro i
simboli amati; quello che deve essere ricordato è la compassione, è l'amore che
traspare da quel sorriso intatto che vince, nonostante tutto, sulla violenza
cieca, nei cuori di chi ha provato dolore e compassione nel vedere quella
immagine.
Da sabato 15 ottobre forse qualcosa è cambiato nei cuori
e nelle menti delle persone. E forse, non è un caso che questo sia avvenuto con
un'immagine della Madonna di Lourdes.
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