martedì 18 ottobre 2011

La Madonna di Lourdes: quel sorriso oltre la violenza

18 ottobre 2011



Nel gesto più odioso accaduto nella manifestazione di sabato a Roma, I semi di una presa di coscienza contro ogni violenza.

Nel pomeriggio della devastazione di Sabato 15 ottobre 2011 ad opera di alcuni facinorosi, il gesto forse più odioso è stato quando uno di essi, dopo essersi introdotti all'interno della sacrestia della parrocchia dei Santi Marcellino e Pietro in Laterano, tra via Merulana e via Labicana, ha preso la statua della Madonna di Lourdes che era li da cento anni e dopo averla portata fuori l'ha sbattuta violentemente a terra colpendola successivamente con dei calci per finire di romperla, il tutto ripreso diligentemente da una videocamera probabilmente di un telefonino.
Queste immagini hanno fatto molta impressione per la violenza del gesto, per l'intenzione volutamente dissacrante, non solo del simbolo ma anche della fede che esso rappresenta, per la drammatica evidenza di un "limite" che era stato oltrepassato, quello del rispetto della religione, equiparata, a quanto pare, ad associazioni internazionali da contestare come le banche, la politica, al "potere", insomma.

L'immagine di questa statua ferita e oltraggiata ha colpito molto l'immaginario collettivo dei social network, soprattutto quello degli italiani: un popolo con tanti difetti ma anche alcuni non disprezzabili pregi, che ha intuito che questo "gesto" rappresenti una "soglia", il superamento di un limite oltre il quale la stragrande maggioranza di questo paese non vuole andare. Ha identificato in questa drammatica immagine la sintesi "vera" di quanto accaduto sabato.

Allora lasciateci dire una cosa. Le immagini, le icone, non hanno un valore intrinseco, se non per il messaggio che esse trasmettono. L'immagine della Madonna è una delle più care ai popoli occidentali di tradizione cristiana, i quali in essa riconoscono la madre, il rifugio, l'amore materno chiaro e incondizionato. Bene ha fatto allora il parroco don Pino Ciucci, nel chiedere di mettere "questa immagine", quella della statua della Madonna sfregiata dalla violenza, come sfondo al cellulare in modo da non dimenticare. 

Quello che non deve essere dimenticato infatti non è l'oltraggio alla chiesa, alla religione, alla sensibilità dei fedeli, la violenza contro i simboli amati; quello che deve essere ricordato è la compassione, è l'amore che traspare da quel sorriso intatto che vince, nonostante tutto, sulla violenza cieca, nei cuori di chi ha provato dolore e compassione nel vedere quella immagine.

Da sabato 15 ottobre forse qualcosa è cambiato nei cuori e nelle menti delle persone. E forse, non è un caso che questo sia avvenuto con un'immagine della Madonna di Lourdes.



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